Nausea in gravidanza: aiuto dalla medicina alternativa


Nausea e vomito sono un problema comune per le donne in gravidanza (1).

 

La causa principale di questo problema è sconosciuta ed è probabilmente dovuta a diversi fattori tra i quali i cambiamenti ormonali hanno il ruolo più importante (2).

 

Generalmente questi disturbi iniziano nella sesta/ottava settimana di gravidanza e terminano intorno alla dodicesima settimana, anche se in alcune donne i suoi sintomi possono persistere fino alla ventesima settimana (3).

 

Sono disturbi fastidiosi che possono determinare un aumento del rischio di stress materno, ansia e depressione, bassa qualità della vita, e riduzione delle funzioni fisiche e sociali materne (4).

 

La ricerca ha dimostrato che il trattamento preventivo all’inizio della gravidanza riduce la gravità dei sintomi e può avere un profondo effetto sulla salute della donna incinta e sulla qualità della vita.

 

Tuttavia, molte donne non ricevono informazioni adeguate sui cambiamenti dello stile di vita o sul trattamento farmacologico o complementare tempestivo.

 

Oltre alla dieta e alla modifica dello stile di vita, la medicina complementare è, infatti, un interessante aiuto per molte donne, tanto che più dell’87% delle donne utilizza almeno un metodo di medicina complementare e alternativa durante la gravidanza.

 

Vediamo quali sono, secondo gli studi disponibili, i rimedi più efficaci:

 

Zenzero (5). Lo zenzero è un tubero con grandi proprietà medicinali. È utilizzato per il trattamento della nausea in gravidanza, ma anche per alleviare i dolori articolari, per il trattamento di malattie infiammatorie come l’artrite reumatoide, l’osteoartrite, per migliorare i sintomi della sindrome premestruale, per ridurre la nausea e il vomito dopo interventi chirurgici e dopo chemioterapia;

 

Menta piperita(6). La menta è un’erba medicinale nota e importante che viene utilizzata in medicina come riduttore della nausea postoperatoria e come agente antisettico, analgesico e anticoagulante. Un meccanismo proposto per i suoi effetti antiemetici e antispasmodici sul sistema gastrointestinale è l’inibizione delle contrazioni muscolari indotte dalla serotonina. La menta piperita agisce anche come anestetico sulla parete dello stomaco che blocca la nausea e il vomito. 

 

Generalmente, questo rimedio viene proposto come aromaterapia poiché ne è sconsigliata l’ingestione a causa del suo effetto emmenagogo ossia in grado di stimolare l’afflusso di sangue nell’area pelvica e nell’utero.

 

Limone (7). Il limone è ricco di composti fenolici, vitamine, minerali, carotenoidi e ha proprietà analgesiche, antisettiche, antiemetiche e diuretiche. Diversi studi hanno dimostrato che l’inalazione di olio essenziale di limone può determinare una significativa riduzione della nausea e del vomito gravidico.

 

Cardamomo (8)Il cardamomo è un’erba profumata con una lunga storia nel trattamento dei sintomi gastrointestinali e del mal di stomaco. L’olio estratto dai semi di cardamomo è una combinazione di terpeni, esteri, flavonoidi e altri composti.

 

Questa erba ha benefici medici per il trattamento dell’asma e ha proprietà anti-iperlipidemiche, antisettiche, antispasmodiche, antigonfiore e diuretiche. L’aromaterapia con l’inalazione di oli di cardamomo è efficace nell’alleviare la nausea causata dalla chemioterapia nei pazienti con cancro. È stato dimostrato inoltre  dimostrato che l’assunzione di cardamomo riduce significativamente la gravità della nausea e vomito gravidico.

 

Pericardio 6 (Nei Guan) (9). La digitopressione è un metodo non medicinale per ridurre la nausea e il vomito. Il punto P6, è situato due pollici sopra la piega distale del polso interno.

 

Il meccanismo alla base dell’efficacia della digitopressione è sconosciuto, ma la stimolazione transcutanea a bassa frequenza può modificare la trasmissione dei neurotrasmettitori.

 

Inoltre, la digitopressione ha un effetto inibitorio sulla secrezione di acidi gastrici. 

 

KID21 (10). Il punto KID21 si trova appena sotto lo sterno su entrambi i lati al centro dello stomaco. 

 

Come dico sempre, è essenziale rivolgersi ad un professionista prima di assumere qualsiasi pianta soprattutto in gravidanza perché anche le piante possono dare effetti collaterali, a volte, anche molto gravi. 

 

1.Herrell HE. Nausea and vomiting of pregnancy. Am Fam Physician. 2014;89:965–70.

 

2.Taylor T. Treatment of nausea and vomiting in pregnancy. Indep Rev. 2014;37:42–5. 

 

3. Jarvis S, Nelson-Piercy C. Management of nausea and vomiting in pregnancy. BMJ. 2011;342:d3606.

 

4. Soltani A, Kajuri MD, Safavi S, Hosseini F. Frequency and severity of nausea and vomiting in pregnancy and the related factors among pregnant women. [Last accessed on 2015 Apr 07];Iran J Nurs. 2007 19:95–102.

 

5. Thomson M, Corbin R, Leung L. Effects of ginger for nausea and vomiting in early pregnancy: A meta-analysis. J Am Board Fam Med. 2014;27:115–22.

 

6. Alankar S. A review on peppermint oil. [Last accessed on 2015 Apr 07];Asian J Pharma Clin Res. 2009 2:27–33.

 

7. Tayarani-Najaran Z, Talasaz-Firoozi E, Nasiri R, Jalali N, Hassanzadeh M. Antiemetic activity of volatile oil from Mentha spicata and Mentha piperita in chemotherapy-induced nausea and vomiting. Ecancermedicalscience. 2013;7:290.

 

8. Ozgoli G, Gharayagh Zandi M, Nazem Ekbatani N, Allavi H, Moattar F. Cardamom powder effect on nausea and vomiting during pregnancy. Complement Med J. 2015;14:1056–76.

 

9. Steele NM, French J, Gatherer-Boyles J, Newman S, Leclaire S. Effect of acupressure by Sea-Bands on nausea and vomiting of pregnancy. J Obstet Gynecol Neonatal Nurs. 2001;30:61–70.

 

10. Naeimi Rad M, Lamyian M, Heshmat R, Jaafarabadi MA, Yazdani S. A randomized clinical trial of the efficacy of KID21 point (Youmen) acupressure on nausea and vomiting of pregnancy. Iran Red Crescent Med J. 2012;14:697–701.

 

Alimentazione in gravidanza


Ho spesso raccontato il fatto che quando ho scelto di iscrivermi a Biologia, mi sono detta: “Mai e poi mai farò la nutrizionista”.

Convinta che questo lavoro significasse fare diete più o meno prestampate lavorando semplicemente sul valore nutrizionale degli alimenti, senza parlare di gusto, piacere, emozioni. Tutte cose che con una dieta non c’entravano nulla.

Se vuoi dimagrire o star bene devi fare sacrifici!
Poi, invece, la vita ti porta ad aprire le vedute e a scegliere di fare questo lavoro con la consapevolezza di quanto il gusto guidi le nostre scelte alimentari.

Quando parlo di gusto mi viene sempre in mente questa frase:
Portai alle labbra un cucchiaino di tè, in cui avevo inzuppato un pezzetto di madeleine. Ma nel momento stesso che quel sorso misto a briciole di biscotto toccò il mio palato, trasalii, attento a quanto avveniva in me di straordinario
(Marcel Proust)
Il piacere del gusto d’altronde è qualcosa di straordinario, se solo ci facciamo caso.
A volte, capita di mangiare di fretta o distrattamente, anche cose particolarmente buone per noi, e non ci facciamo caso tuttavia ogni volta che riportiamo la mente al momento presente assaporando il cibo che portiamo alla bocca, qualcosa di straordinario avviene in noi.
La cosa più straordinaria, per me, è il fatto che, seppur i meccanismi biologici siano uguali in tutte le persone, il gusto, inteso come piacere, non lo è.
Alcune persone preferiscono il gusto dolce, altre aspro, altre amaro, altre humami, altre salato.
E queste preferenze di gusto.. quando nascono e da cosa dipendono?
Recenti scoperte suggeriscono che le preferenze alimentari inizino nell’utero1.
In realtà noi iniziamo a mangiare ben prima di quanto possiamo ricordare.
Il nostro primo pasto?
Il liquido amniotico!
E il gusto del liquido amniotico cambia in funzione della dieta della madre. In effetti, recenti scoperte suggeriscono che le preferenze alimentari iniziano nell’utero.
Infatti, i recettori del gusto si sviluppano già a 7/8 settimane e saranno completamente maturi a 17 settimane di gestazione2.
Tra la 22a e la 25a settimana di gestazione i segnali del gusto vengono trasmessi al sistema nervoso centrale e il feto reagisce ai diversi gusti.

I primi mesi di vita intrauterina sono, quindi, una parte essenziale del processo di apprendimento del sapore negli esseri umani e la prima esperienza con i diversi gusti è molto importante per la successiva accettazione degli alimenti, in particolare di quelli sani.

Da questo capiamo quanto sia importante seguire una corretta alimentazione in gravidanza, non solo per mantenere un peso adeguato ma anche per aiutare il nostro bimbo ad assaporare diversi gusti e preparare le basi per uno svezzamento quanto più possibile sereno.
Queste basi possono essere poi consolidate durante il periodo dello svezzamento3.
E da adulti?
A volte capita che la vita frenetica ci porti a consumare sempre gli stessi cibi, per facilità e (presunta) velocità di preparazione, oppure alimenti preconfezionati che possono alterare la nostra percezione del gusto. Tuttavia, pian piano è possibile riabituare il nostro palato a gusti più semplici attraverso piani alimentari mirati.

 

Bibliografia:

1. You Are What You (First) Eat
Kelly L Buchanan, Diego V Bohórquez 
2. Innervation of developing human taste buds. An immunohistochemical study
M. Witt & Klaus Reutter
3. Early Taste Experiences and Later Food Choices
Valentina De Cosmi, Silvia Scaglioni, and Carlo Agostoni

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