La plicometria è un sistema di misurazione che, grazie a uno strumento denominato plicometro, permette di misurare la massa corporea in termini di massa grassa e massa magra.
Studi scientifici hanno da tempo dimostrato l’esistenza di uno stretto rapporto tra lo spessore dello strato cutaneo (PLICHE) in particolari punti del corpo e la percentuale di grasso totale corporea.
La misurazione delle pliche permette, quindi, di risalire, mediante opportune equazioni,alla percentuale di massa grassa (FM= fat mass), costituita da tutti i lipidi corporei distribuiti nel tessuto sottocutaneo e viscerale; per differenza dal peso si otterrà poi massa magra (FFM= free fat mass), costituita dalle masse muscolari, all’osso e dai tessuti inter ed intra -parenchimali non adiposi.
L’analisi plicometrica è un metodo indolore, non invasivo, senza effetti collaterali.
Il plicometro è, infatti, costituito essenzialmente da una pinza e da una scala graduata che misura la distanza tra le punte e quindi lo spessore della plica.
La misura dei pannicoli adiposi viene effettuata in diversi punti, definiti “punti di repere” che variano in funzioni delle equazioni utilizzate:
• Pettorale
• Sottoscapolare
• Ascellare
• Soprailiaca
• Addominale
• Tricipite
• Bicipite
• Coscia
• Polpaccio
La percentuale di massa grassa ideale varia in funzione del sesso e, in maniera minore, dell’età. La misurazione della massa grassa è importante, perché permette di determinare con precisione una condizione di sovrappeso o di sottopeso. Il solo peso corporeo (espresso come indice di massa corporea BMI ossia il rapporto tra il peso e il quadrato dell’altezza di un individuo), infatti, non tiene conto dell’ossatura e della muscolatura: un soggetto dotato di muscolatura e/o ossatura possente potrebbe apparire sovrappeso pur essendo in effetti normopeso.