Buone Ferie Estive!
Che poi non ho tutto questo bisogno di andare in ferie, ne parlavo stamattina con la macchina del caffè….
Che poi non ho tutto questo bisogno di andare in ferie, ne parlavo stamattina con la macchina del caffè….
Oramai tutti sappiamo che la vitamina D viene prodotta attraverso l’esposizione solare dal nostro corpo. Forse quello di cui non ci accorgiamo è che il nostro stile di vita non ci permette di produrla a sufficienza.
I nostri nonni quasi sempre uscivano da casa all’alba e tornavano al calare del sole e per l’intero giorno svolgevano il loro lavoro all’aperto sotto la luce del sole e i loro bambini, finiti i compiti, si ritrovavano a giocare per la strada e senza pensarci producevano la vitamina D di cui avevano bisogno. Attualmente, lavori sedentari spesso in uffici o scuole illuminate con luci artificiali e ritmi frenetici e abitudini poco salutari come passare le giornate in centri commerciali, palestre o davanti al pc o alla console ci portano sempre più spesso ad avere carenza di vitamina D tale per cui i 15 giorni all’anno di mare che ci facciamo non sono sufficienti a coprire il fabbisogno dell’intero anno.
Ma vediamo come si forma la vitamina D
La vitamina D si forma nella pelle per fotolisi del 7-deidrocolesterolo, un derivato del colesterolo (quindi qualcosa di buono il colesterolo fa nel nostro organismo!) per azione della luce ultravioletta oppure può essere introdotta con la dieta e assorbita dall’intestino. In entrambi i casi, viene accumulata nel fegato dove viene trasformata in 25-idrossi-D3 o calcidiolo. Nei reni, il calcidiolo viene convertito in calcitriolo che viene rilasciato in circolo e trasportato agli organi bersaglio (intestino, ossa, rene, e pancreas etc).
La vita media del calcitriolo è di 24 ore dopodiché viene trasformato nei reni in 1,24,25 triidrossi-D3, trasportato al fegato ed eliminato con la bile. Questo è il motivo per cui un assunzione giornaliera di vitamina D è molto più efficace dell’assunzione settimanale o mensile.
Detto ciò, l’assunzione di vitamina D può ridurre il colesterolo?
Sicuramente, per dirla in parole semplici: non c’è vitamina D senza colesterolo nel corpo.
Il nostro corpo produce colesterolo nel fegato e lo ottiene anche dalle fonti di cibo che consumiamo. Una delle principali funzioni del colesterolo nel nostro corpo è proprio la sintesi della vitamina D.
Ciò significa che l’assenza di colesterolo contribuisce all’assenza di vitamina D, che è essenziale per la nostra crescita e per il nostro sistema immunitario. La fonte più grande e più accessibile di vitamina D rimane però la luce solare. Con l’esposizione alla luce solare, quindi, il corpo è in grado di sintetizzare la propria vitamina D con l’aiuto del colesterolo del corpo.
Alcune ricerche dimostrano che le persone con livelli più alti di vitamina D tendono ad avere un livello di colesterolo inferiore rispetto alle persone con basso livello di vitamina D. Ciò è possibile SOLO quando le persone spendono molto tempo ad essere esposte alla luce del sole durante le attività fisiche. L’esposizione a luce solare sufficiente, facilita la sintesi di vitamina D.
Tuttavia,non è necessario aumentare il livello di colesterolo per ottenere un livello più elevato di vitamina D.
Quindi se alti livelli di colesterolo possono essere associati a bassi livelli di vitamina D non ci sono studi che dimostrino che l’assunzione ESOGENA di vitamina D riduca il colesterolo.
Per cui, in conclusione l’assunzione di vitamina D è importante ma per altre ragione di cui parleremo brevemente in seguito ma non per la riduzione del colesterolo per il quale sarebbe opportuno regolare l’alimentazione e agire sulla flora intestinale. Infatti ci sono diversi studi che dimostrano che determinati ceppi di L. acidophilus agiscono direttamente sul colesterolo nel tratto gastrointestinale e quindi possono essere utili per ridurre i suoi livelli nel siero [1].
L’assunzione di vitamina D è molto importante nel caso di carenze perché questa vitamina svolge numerose e importanti funzioni.
Ovviamente tutti sappiamo che una delle funzioni della vitamina D è quella di favorire i processi di mineralizzazione dell’osso prevenendo l’osteoporosi. In realtà, la vitamina D svolge tantissime altre funzioni fisiologiche.
Diversi studi suggeriscono un’associazione tra carenza di vitamina D e molti disturbi reumatologici e non reumatologici come per esempio artrite reumatoide [2], psoriasi[3] , fibromialgia [4], sclerosi multipla “MS” [5], asma allergico nei bambini, rinite allergica [6], all’aumento del rischio di depressione o alla depressione stessa [7] etc.
Ed ora largo alle domande… resto a disposizione 😉
1. Gilliland, S.E., C.R. Nelson, and C. Maxwell, Assimilation of cholesterol by Lactobacillus acidophilus. Appl Environ Microbiol, 1985. 49(2): p. 377-81.
2. Cutolo, M., Vitamin D or hormone D deficiency in autoimmune rheumatic diseases, including undifferentiated connective tissue disease. Arthritis Res Ther, 2008. 10(6): p. 123.
3. Soleymani, T., T. Hung, and J. Soung, The role of vitamin D in psoriasis: a review. Int J Dermatol, 2015. 54(4): p. 383-92.
4. Bhatty, S.A., et al., Vitamin D deficiency in fibromyalgia. J Pak Med Assoc, 2010. 60(11): p. 949-51.
5. Cantorna, M.T., Vitamin D and its role in immunology: multiple sclerosis, and inflammatory bowel disease. Prog Biophys Mol Biol, 2006. 92(1): p. 60-4.
6. Erkkola, M., et al., Maternal vitamin D intake during pregnancy is inversely associated with asthma and allergic rhinitis in 5-year-old children. Clin Exp Allergy, 2009. 39(6): p. 875-82.
7. Howland, R.H., Vitamin D and depression. J Psychosoc Nurs Ment Health Serv, 2011. 49(2): p. 15-8.